Donna Lee ed i rischi della guida semi-autonoma

Donna Lee stava provando un’auto a guida semi-autonoma con a fianco il rappresentante del concessionario che gli illustrava le caratteristiche della guida  di questa vettura. Arrivati in prossimità di un incrocio con il semaforo rosso dove erano già ferme alcune automobili, il rappresentante disse di non frenare in quanto la vettura avrebbe dovuto fermarsi da sola. La conseguenza fu un grave incidente che coinvolse molti veicoli con danni anche gravi alle persone. Questo è solo un esempio di quali sono i rischi che l’introduzione della guida semiautonoma sta generando in conseguenza della diversificazione delle caratteristiche e delle performance dei diversi sistemi adottati dalle case. Ogni casa automobilistica ha un sistema che fa qualcosa di diverso. Alcuni portano il veicolo a fermarsi. Alcuni rallentano il veicolo fino a circa il 6-7 kmh. Alcuni possono mantenere il veicolo nella corsia, altri emettono avvertimenti quando il veicolo è in procinto di lasciare la corsia, ma lasciano che il conducente agisca come meglio crede. Fino a quando la tecnologia non consentirà di avere dei veicoli con la guida completamente autonoma potranno esserci molti incidenti dovuti alla incomprensione delle effettive capacità del sistema adottato dai singoli costruttori.

1 commento
  1. giorgio audisio
    giorgio audisio dice:

    La guida autonoma per le autovetture è sicuramente interessante ed utile in tutte le situazioni di traffico ben regolamentate e con bassa concentrazione di veicoli. Autostrade poco trafficate, strade statali in zone periferiche, lunghi viaggi di notte possono essere le prime applicazioni reali ad elevato beneficio per i conducenti, ove la guida è più noiosa e il rischio di colpi di sonno è più alto.
    In città ove il traffico è convulso e talvolta poco regolamentabile, la guida automatica potrà diventare praticabile più avanti, allorchè la concentrazione di veicoli a guida automatica sarà tale da consentire un traffico più regolamentato e compatibile con la (limitata per ora) intelligenza dei sistemi che governano il processo decisionale dei veicoli in situazioni di potenziale pericolo. Le automobili probabilmente cambieranno la loro forma, per rendere possibile e proficuo il “platooning” ovvero la creazione di treni di veicoli in modo da ridurre i consumi di energia e aumentare considerevolmente le percorrenze. 
    Diverso il discorso per l’autotrasporto pesante, ove la diffusione della guida automatica sarà molto più solida, perchè consentirà sensibili riduzioni di consumo carburante e ottimizzazione dei tempi di trasporto, potendo consentire agli autisti di riposare lungo le tratte autostradali, riducendo le soste, i tempi morti e il rischio di incidenti (la legislazione dovrà ovviamente essere adeguata…).

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