Toyota presenta le nuove elettriche

18 giugno 2019

Toyota ha presentato ai giornalisti i modelli ed ha illustrato la strategia che intende attuare per realizzare  le future vetture elettriche di sua produzione. E’ particolarmente interessante vedere come le nuove vetture modificheranno il loro aspetto nei confronti delle vetture a motore termico in funzione delle possibilità date dai diversi ingombri e dalle diverse caratteristiche che sono peculiari della elettrificazione. Le minori dimensioni del gruppo motopropulsore e la sistemazione delle batterie sotto il pavimento hanno aperto nuove possibilità allo stile ed alla ergonomia. Innanzitutto l’elettrificazione ha consentito di sviluppare una piattaforma, la e-TNGA, che darà origine in modo modulare a un SUV che può avere tre file di sedili, a una berlina sportiva fino ad arrivare ad un veicolo di piccole dimensioni. Tutti saranno caratterizzati dall’avere un passo lungo e degli interni molto spaziosi  e, utilizzando al massimo la tecnologia, verranno introdotte le telecamere al posto degli specchi retrovisori ed i sensori per la guida automatica. Questo insieme di fattori porterà anche variazioni allo stile delle vetture perché le telecamere potranno essere poste in alto sui montanti anteriori, migliorando la visibilità, ed i sensori necessari al funzionamento autonomo potranno essere sistemati negli angoli all’estremità delle vetture. Inoltre  negli angoli potranno anche essere poste le griglie per il raffreddamento dei motori elettrici e questo darà molta più importanza alle caratterizzazione degli angoli delle vettura rispetto a quanto avviene sulle vetture attuali. Le ruote saranno più grandi, migliorando frenata, confort e tenuta di strada e nello stesso tempo consentiranno raggi di sterzata più contenuti, favorite dal minor ingombro dei motori elettrici. Anche i cofani delle vetture saranno molto meno ingombranti  ed i fari, con le nuove tecnologie di illuminazione, potranno essere poco più grandi di fessure presenti nel cofano. Tutte queste caratteristiche sono presenti sui modelli delle vetture che Toyota ha presentato e che, entro il 2025 potrebbero arrivare a rappresentare la metà della sua produzione.

CINA: Ridotti i sussidi per i veicoli elettrici

I sussidi che hanno contribuito al grande sviluppo in Cina dei NEV (New Energy Vehicles) sono stati drasticamente ridotti dal governo. I NEV includono veicoli a batteria e gli ibridi plug-in. Le auto a batteria con un’autonomia inferiore ai 250 km non riceveranno nessun contributo mentre i sussidi per l’acquisto di quelle con una autonomia superiore a 400 chilometri passano da  circa 7000 € a 3.500 €.

Autonomia Sussidio attuale Sussidio precedente
 Maggiore/uguale   400 Km CNY    25.000 CNY     50.000
Maggiore/uguale   300Km CNY    18.000 CNY     45.000
Maggiore/uguale   250 Km CNY    18.000 CNY     34.000
Maggiore/uguale   200 Km CNY     0 CNY     24.000
Maggiore/uguale   150 Km CNY     0 CNY     15.000

 

Ancora più importante è il fatto che i governi locali che potevano integrare i sussidi del governo centrale con incrementi superiori al 50% sono stati invitati a non farlo includendovi anche i contributi per i nuovi autobus elettrici ed i veicoli a idrogeno con celle a combustibile.

Gli incentivi alla produzione di veicoli elettrici ed sussidi dati agli acquirenti dei veicoli elettrici hanno facilitato la crescita delle industrie che si sono dedicate a questo prodotto. La Cina è quindi divenuta il più grande mercato per veicoli elettrici del mondo, registrando vendite per oltre un milione di NEV nel 2018.

I contributi e finanziamenti dei governi nazionali e locali alle fabbriche di veicoli elettrici hanno consentito la vendita dei veicoli ad un prezzo accessibile e competitivo.

Si ritiene tuttavia che, nonostante la riduzione drastica dei sussidi alla vendita, il governo nazionale e quelli locali intendano continuare a favorire lo sviluppo dei NEV stimolando gli investimenti per la realizzazione di una rete di ricarica capillare necessaria a facilitare l’uso dei New Energy Vehicles.

Il futuro elettrico di Mercedes

Daimler intende iniziare la produzione di oltre 10 nuovi veicoli elettrici entro il 2022. La casa automobilistica si aspetta che i modelli elettrici con i marchi Mercedes e Smart rappresenteranno il 15-25% delle vendite globali di Mercedes entro il 2025 e la gamma Smart sarà costituita dal prossimo anno  solo di veicoli elettrici.
I veicoli B.E.V. (a trazione elettrica a batteria), nonché i relativi prodotti e servizi firmati Mercedes-Benz saranno caratterizzati dal marchio EQ. L’obiettivo è quello di rendere più agevole orientarsi nella gamma dei prodotti che diviene sempre più ampia, applicando quello che nella strategia di marketing è stata definita “Best Customer Experience”. Il primo prodotto nuovo marchio EQ sarà l’EQC, un modello di SUV di medie dimensioni che dovrebbe essere messo in produzione il prossimo anno nella fabbrica Daimler di Brema, dove si  producono le vetture classe C, la classe E ed il crossover GLC, mentre la produzione dei modelli di lusso con
marchio EQ sarà allocata nello stabilimento di Sindelfingen, in Germania, dove viene prodotta la berlina classe S.
Prima del lancio dei nuovi modelli dal 2022 in poi, Daimler continuerà a produrre l’attuale generazione di veicoli elettrici nella sua fabbrica di Hambach in Francia (smart EQ fortwo) e a Novo Mesto (Slovenia, Smart EQ forfour). Sempre nello stabilimento di Hambach, Daimler investirà 500 milioni di euro, per iniziare a produrre un’auto elettrica compatta con il marchio Mercedes-Benz ma non ha voluto rivelare quando inizierà la produzione.
Lo scorso settembre al salone dell’auto di Francoforte, Mercedes ha presentato la Concept EQA, un’auto elettrica di dimensioni compatte con un’autonomia di circa 400 km.

Inoltre Daimler AG con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente il marchio Smart che è stato l’antesignano delle citycar, ha annunciato la costituzione di una joint venture con il Gruppo cinese Geely. Dieter Zetsche, Presidente  di Daimler AG e responsabile del marchio Mercedes, ha dichiarato: “Per oltre 2,2 milioni di clienti, la Smart rappresenta un pioniere della mobilità urbana. Sulla base di questa storia di successo, non vediamo l’ora di far crescere ulteriormente il marchio insieme a Geely, un partner forte nel segmento dei veicoli elettrici. Progetteremo e svilupperemo insieme la prossima generazione di Smart elettrica che combina alta qualità produttiva e rinomati standard di sicurezza”.

Le  nuove vetturette elettriche saranno frutto della collaborazione tra i centri di Design Mercedes-Benz di tutto il mondo e dei centri di sviluppo di ingegneria  di Geely. Saranno prodotte in Cina dal 2022 in uno stabilimento specializzato per questo tipo di auto.

Auto Elettriche ed Emissioni

E’ certo che una maggiore presenza di auto elettriche nelle città ridurrà le emissioni di ossidi di azoto e delle polveri sottili e la silenziosità dei motori migliorerà l’inquinamento acustico. In molte città, dove la presenza di auto elettriche è significativa, tali vantaggi sono già percepibili. Questo quadro roseo si appanna quando andiamo a verificare l’altro aspetto negativo che caratterizza le emissioni dovute ai veicoli: la produzione di  CO2. Secondo  quanto dichiarato dai rappresentanti di Berylls Strategy Advisors , una grande azienda che svolge ricerche in campo automobilistico, (http://www.berylls.com/),  sembra appurato che le emissioni di CO2 potrebbero essere ancora inferiori se si usassero dei moderni motori diesel efficienti al posto di motori elettrici e batterie. Infatti per la produzione delle batterie, in gran parte dei paesi produttori come la Cina, si usano fonti di energia non rinnovabili. Questo può provocare ”un’ondata di nuove emissioni di CO2”. Sembra infatti che solo per costruire una batteria del peso di circa 500 Kg. si usi il 74% in più di CO2 di quanta ne occorrerebbe per produrre un’auto tradizionale a parità di fonti energetiche tradizionali. Per cui, anche se le vetture elettriche non scaricano CO2 in atmosfera durante la marcia, le vetture termiche devono percorrere molta strada per pareggiare con le loro emissioni la CO2 prodotta al momento della loro costruzione. Per fare un esempio, sembra che il proprietario di una auto media a benzina debba percorrere più di  50.000 Km affinché riesca ad immettere una maggior quantità di CO2 in atmosfera di quanto abbia fatto una Nissan Leaf con batteria da 30 KW. Tale confronto diverrà ancora più sfavorevole confrontandosi con vetture che hanno batterie di maggiore capacità come la BMW i3 con 42 kWh e la Audi e-tron con ben 95 kWh. Naturalmente questi valori sono diversi se ci si trova in paesi nei quali è prioritaria la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili o da nucleare come in Svezia o in Francia. In Norvegia, dove l’energia idroelettrica è praticamente l’unica fonte, si può ritenere che le auto elettriche producano nel ciclo di vita circa il 40% di CO2 di quella prodotta  dai recenti veicoli a benzina.

In sostanza il vantaggio delle auto elettriche rispetto a quelle con i motori termici è tanto maggiore quanto più a lungo si possono utilizzare;  in questa ottica è fondamentale approfondire la possibilità di una seconda vita delle batterie in altre applicazioni, come l’accumulo domestico, quando il deterioramento delle loro caratteristiche non ne consente più l’uso per la trazione.

EV: la Nuova Nissan LEAF

La Nuova Nissan LEAF

La LEAF è la vettura elettrica più venduta al mondo  ed ora  molti altri produttori di automobili si sono convinti del potenziale degli EV. Tesla cerca di entrare a far concorrenza  con il suo nuovo modello 3, GM ha presentato la Chevrolet Bolt EV e Hyundai ha presentato una versione elettrica della Ioniq. Altri grandi costruttori  come, Honda, Ford, Volkswagen eToyota hanno in fase di avanzato sviluppo delle EV. La nuova LEAF è caratterizzata non solo da un a nuova carrozzeria ma anche da importanti miglioramenti nelle caratteristiche tecniche e nelle performances.

La capacità della  batteria agli ioni di litio passa a 40 kilowattora dai precednti 30 e ne è prevista una versione da  60 kwh con una autonomia di oltre 480 km (300 miglia), sufficiente a soddisfare la maggior parte delle esigenze di autonomia  anche nei mercati più esigenti. La potenza massima del motore passa da 80 a 110 kilowatt e la coppia massima aumenta di un quarto.

Ma la nuova LEAF è caratterizzata anche dalla presenza di molti accessori innovativi, sia nel campo della connettività che in quello della guida, è infatti dotata di un’edizione aggiornata del sistema di guida autonomo ProPilot esclusivo della Nissan e  di una nuova tecnologia definita e-Pedal che trasforma il pedale del gas in un freno-acceleratore combinato. Se il pedale viene premuto la vettura accelera ma quando viene rilasciato la vettura frena tanto più intensamente quanto maggiore è il rilascio fino a fermarsi attuando anche la funzione hill-assist. Inoltre la nuova LEAF sarà caratterizzato da tecnologie avanzate di connessione del veicolo alle  infrastrutture che consentiranno all’auto di collegarsi alla rete elettrica.

GM e l’auto elettrica

“General Motors crede in un futuro tutto elettrico”, ha dichiarato Mark Reuss, vice presidente esecutivo di General Motors, Product Development, Acquisti e gestione della Supply Chain. “Anche se questo futuro non verrà dalla sera alla mattina, GM è impegnata a far aumentare l’utilizzo e l’accettazione dei veicoli elettrici attraverso soluzioni senza compromessi che soddisfino le esigenze dei nostri clienti”.
GM, utilizzando come base la Chevrolet Bolt EV, introdurrà due nuovi veicoli completamente elettrici entro 18 mesi con l’obiettivo di avere,  entro il 2023, 20 nuovi veicoli elettrici.

Con l’intento di poter garantire un parco auto a zero emissioni sarà necessario ricorrere  non solo all’uso delle batterie ma anche a quello delle Fuel-cell per venire incontro alle varie esigenze dei clienti.

Nel campo dei veicoli alimentati da Fuel cell GM ha presentato SURUS,  la Silent Utility Rover Universal Superstructure . Si tratta di un veicolo basato sul telaio di un veicolo commerciale che utilizza due motori elettrici. Con le sue caratteristiche tecniche e l’architettura flessibile, SURUS potrebbe essere utilizzato come furgone per corriere, camion, ambulanza o anche veicolo militare di soccorso.

Nel settore delle Celle a combustibile GM intende produrre nell’impianto di Brownstown a sud di Detroit, a partire dal 2020,  un gruppo di Fuel-cell attraverso una società  fondata assieme ad Honda Motor Co. come già annunciato.

GM ritiene che i veicoli elettrici siano “una pietra miliare fondamentale per aprire la strada ad un mondo ad emissioni zero” e quindi, per favorirne l’uso, GM intende accelerare la diffusione delle stazioni di ricarica rapida per i propri clienti. Attualmente negli Stati Uniti queste sono più di 1.100.

VW POLO 2018

La nuova Volkswagen Polo avrà dimensioni maggiori della attuale: sarà più lunga di  81mm arrivando a 4053mm; il suo passo  di 2564 mm sarà maggiore di 94mm e la larghezza di 1751mm è aumentata di 69mm. L’altezza si ridurrà di 7 mm fino  a 1446mm ed il baule avrà una capienza aumentata da 280 a 351 lt.

Verrà realizzata sulla piattaforma MQB nella versione per vetture piccole, chiamata MQB AO, già utilizzata dalla nuova Seat Ibiza.

La Polo sarà offerta solo come modello a cinque porte perché la domanda delle versioni a 3 porte di questo segmento è molto ridotta, anche se probabilmente ci sarà una versione GTI a 3 porte.

La ambizione di VW è di essere leader in Europa con una vettura nella quale la vasta gamma di dispositivi per la sicurezza attiva derivati da modelli di gamma più alta come Golf e Passat, consentirà di essere concorrente di  rivali come Ford Fiesta e Renault Clio nel segmento subcompact.
Sarà presente un sistema di assistenza per il cambio corsia con rilevamento dell’angolo cieco e avviso di veicolo in arrivo da dietro, un sistema semiautomatico di assistenza per l’uscita dal parcheggio ed un controllo che fornisce automaticamente protezione da eventuali urti durante il parcheggio. Inoltre il cruise control adattativo può essere attivato fino a una velocità di 210 km / h.
La Polo sarà disponibile con schermi infotainment attivi  da 6.5 e 8.0 pollici che, secondo le dichiarazioni di VW, saranno sofisticati come smartphone di fascia alta. La vettura sarà offerta con una scelta di motori a benzina da 1,0 , da 1,5 e da 2,0 litri e due motori diesel da 1,6 litri. Sarà disponibile per la prima volta anche un motore a gas naturale, realizzato specificamente per il mercato italiano dove questo tipo di propulsore è molto diffuso.

Le vendite inizieranno dopo il salone di Francoforte in settembre ad un prezzo base di circa 13.000€

Nuova Norma SAE per veicoli a Guida Autonoma

SAE International, con la collaborazione dei migliori esperti automobilistici provenienti da tutto il mondo, ha sviluppato la norma SAE J3016 ™ classificando i livelli di automazione della guida nei veicoli a motore su strada. L’adozione di questo standard costituirà una linea guida per tutte le parti interessate in questa tecnologia innovativa.

Lo standard di SAE International prevede e definisce sei livelli di automazione della guida, che vanno da nessuna automazione alla completa automazione. Questo  standard aiuta ad eliminare la confusione in un settore nel quale la rapida evoluzione e la novità delle definizioni possono generare interpretazioni non coerenti.

I livelli sono*:

Livello 0 – Nessuna Automazione: Spettano al guidatore umano tutti gli aspetti della responsabilità di guida dinamica, anche se supportato da sistemi di avvertimento o di intervento
Livello 1 – Assistenza al guidatore: Capacità di eseguire azioni  di sterzata oppure di accelerazione / decelerazione da parte di un sistema di assistenza al guidatore utilizzando informazioni sull’ambiente circostante il veicolo e con l’aspettativa che il conducente umano esegua tutti gli aspetti rimanenti della responsabilità di guida dinamica
Livello 2 – Automazione Parziale: Capacità di eseguire azioni  di sterzata e di accelerazione / decelerazione da parte di un sistema di assistenza al guidatore utilizzando informazioni sull’ambiente circostante il veicolo e con l’aspettativa che il conducente umano esegua tutti gli aspetti rimanenti della responsabilità di guida dinamica
Livello 3 – Automazione controllata: Capacità di eseguire tutti gli aspetti dell’attività di guida dinamica da parte di un sistema di guida automatizzata con l’aspettativa che il guidatore umano risponda in modo appropriato a una richiesta di intervento
Livello 4 – Automazione alta: Capacità di eseguire tutti gli aspetti dell’attività di guida dinamica da parte di un sistema di guida automatizzata, anche se un guidatore umano non risponde in modo appropriato a una richiesta di intervento
Livello 5 – Automazione completa: Capacità di eseguire tutti gli aspetti dell’attività di guida dinamica da parte di un sistema di guida automatizzata in tutte le condizioni stradali e ambientali che possono essere gestite da un driver umano
I livelli riferiti sono descritti nella norma SAE J3016 ™ “Classificazione e definizioni per i termini relativi ai sistemi di guida automatizzata su veicoli a motore su strada”, ed il Dipartimento di Trasporti Usa (DoT) ora usa i sei livelli della norma  SAE International per i veicoli a motore su strada nella sua “Federal Automated Vehicles Policy”
*(Traduzione non ufficiale)

Lexus e Porsche sono le migliori per qualità

Il report 2017 di J.D.Power sulla valutazione qualità dei veicoli nel mercato USA dopo tre anni di proprietà  conferma che Lexus e Porsche sono le più affidabili nel settore premium e Toyota nel campo delle generaliste.

E’ interessante rilevare che le auto stanno divenendo sempre più affidabili nei loro componenti più tradizionalmente soggetti a difetti come le sospensioni o le parti meccaniche, mentre diventano più importanti i problemi generati dai sistemi audio, di comunicazione, navigazione o intrattenimento.

Dave Sargent, vice president del “global automotive” di  J.D. Power  ha espresso la convinzione che aumentano i clienti  che evitano l’acquisto di veicoli con una scarsa reputazione di affidabilità.

Il risultato del survey non è stato molto lusinghiero per Fiat Chrysler Automobiles che si piazza in quattro delle ultime cinque posizioni in questa classifica. A questo proposito è interessante l’opinione di Larry P. Vellequette di Automotive News che ritiene che l’azienda voglia fare troppo con troppo poche risorse e che le decisioni istantanee del vertice non tengano conto delle conseguenze per i fornitori, i dipendenti ed i partner. Questo posizionamento è anche la conseguenza del prendere scorciatoie per convenienza o per profitto, di preferire l’economico al buono, così come è legato al fatto di essere una società che dà la priorità alla crescita del suo margine di profitto nel Nord America e del prezzo delle sue azioni a scapito di quasi ogni altra considerazione.

Per maggiori informazioni :

http://www.autonews.com/assets/PDF/CA109095222.PDF

Accordo PSA-Opel e commenti di Marchionne

Matthias Mueller CEO del Gruppo Volkswagen ha dichiarato, a seguito delle osservazioni di Sergio Marchionne, che non intende aprire delle trattative con  Fiat Chrysler per una fusione simile a quella di PSA-OPEL. Mueller, in una dichiarazione alla Reuters, ha detto “Non vedo Marchionne da mesi ed abbiamo altri problemi.”
Marchionne in una dichiarazione fatta al salone di Ginevra, ha detto che VW potrebbe essere un ottimo partner nonché essere interessata alla trattativa. Peraltro è molto tempo che sostiene l’opportunità di fusioni nel settore auto e la sua proposta è stata rifiutata da General Motors, che al contrario ha venduto la Opel a PSA. Marchionne ritiene che, dopo la cessione di Opel si riducano di circa un 15% le potenziali sinergie con GM ma che rimanga ancora un buon potenziale di miglioramento reciproco:” Non ho mai voluto chiudere le porte e proverò ancora a bussare alla porta di GM, o a qualsiasi porta, se ritengo  che sia una buona cosa per il business”